Che ne dite in proposito ?
siete andati a vedere un film in 3D.
Mi sembra che si stia creando una nuova rivoluzione nel modo di vedere , dalla televisione , ai film.
Solamente che nessuno a ogni novità pensi a cosa provoca come il caso di questa bambina.
Era andata a vedere il film in 3D "Alice in Wonderland"al cinema Plinius di Milano, la bambina di 3 anni che si è ritrovata con una fortissima infiammazione all’occhio sinistro.
Aveva indossato, per la visione del film naturalmente, i tanto discussi occhialini 3D. Prima solo un leggero gonfiore che, la mattina seguente, ha assunto dimensioni pari a quelli di una noce.
La bambina è stata, allora, portata al pronto soccorso dove il medico ha refertato una infiammazione acuta e somministrato pomata cortisonica. Ora, i genitori, vogliono procedere per vie legali.
E dire che diverse associazioni di consumatori, in primo luogo la Codacons, hanno spesso denunciato il potenziale pericolo degli occhiali per la visione in 3D: «Gli occhiali non hanno marcatura Ce (a garanzia di qualità), sono di materiali di ignota provenienza, non vengono sterilizzati dopo l’uso e cambiano almeno tre spettatori al giorno».
Quello che mi chiedo perchè ogni tecnologia viene portata direttamente al pubblico senza avere ottenuto i controlli di sicurezza.
siete andati a vedere un film in 3D.
Mi sembra che si stia creando una nuova rivoluzione nel modo di vedere , dalla televisione , ai film.
Solamente che nessuno a ogni novità pensi a cosa provoca come il caso di questa bambina.
Era andata a vedere il film in 3D "Alice in Wonderland"al cinema Plinius di Milano, la bambina di 3 anni che si è ritrovata con una fortissima infiammazione all’occhio sinistro.
Aveva indossato, per la visione del film naturalmente, i tanto discussi occhialini 3D. Prima solo un leggero gonfiore che, la mattina seguente, ha assunto dimensioni pari a quelli di una noce.
La bambina è stata, allora, portata al pronto soccorso dove il medico ha refertato una infiammazione acuta e somministrato pomata cortisonica. Ora, i genitori, vogliono procedere per vie legali.
E dire che diverse associazioni di consumatori, in primo luogo la Codacons, hanno spesso denunciato il potenziale pericolo degli occhiali per la visione in 3D: «Gli occhiali non hanno marcatura Ce (a garanzia di qualità), sono di materiali di ignota provenienza, non vengono sterilizzati dopo l’uso e cambiano almeno tre spettatori al giorno».
Quello che mi chiedo perchè ogni tecnologia viene portata direttamente al pubblico senza avere ottenuto i controlli di sicurezza.
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